Il ragno tesse la sua tela
e quante vittime rimangono intrappolate?
L’innamoramento tesse un destino
che poi si spezza e tu vittima ora dove vai?
Ho provato a guardare quella donna sola in mezzo a un campo
di luce
ma gli occhi non hanno retto all’abbaglio e si sono richiusi
Ogni volta che ci provo mi sento rotolare all’indietro
E mi ritrovo senza niente in mano
Con tanti tagli piccoli e dolenti
Mi rialzo e mi ricucio
Ma la tela non c’è più
Come ritrovare la mia casa nell’anima?
profonda, ma quanto, non c’è più un fondo ed io ci affondo
Ho sete ho fame in questo viaggio senza sosta
Sempre più deserto e troppo caldo o troppo freddo
Senza più vestiti
Solo maschere per non vedermi riflessa in una piccola oasi…
ingannatrice.
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