Oggetto di vanità
dimmi tu
“chi sono io?”
Bella, sorridente, un corpo così grazioso:
oggetto di falsità sei tu,
tu che celi al di là dell’immagine la
mia anima, la mia mente,
e ora rispondimi:
“chi sono io?”, tu oggetto crudele
che mi fai piangere
perché io non sento mai la compagnia e l’affetto
di quella donna che mi presenti ogni volta:
tu, oggetto di vanità.
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