sabato 31 agosto 2013

cambio titolo del blog



“MI SONO RACCOLTA...”:
ecco, ho cambiato il titolo al mio blog.
Ora, faccio della genuina ironia dicendo questo:
Non vorrei aver sconvolto i miei lettori più accaniti (o fedeli seguaci) con questo "radicale"cambiamento, ma mi è parso un pochino più originale il titolo. Almeno lo spero!
Perchè MI SONO RACCOLTA?:
"se non dono perdo tutto, tutto quanto
la vita si consuma
rimane il ricordo.
Con qualche scritto riesco ancora a intrappolare ed arrestare,
così, quello che era
e che oggi posso solo ancora
respirare."

L’ascolto



Cammino,
passo dopo passo l’eco del mio silenzio.
La vibrazione di quelle parole che non escono,
intrappolate nelle impressioni più inconfessate,
avvolte da un gelo di paura.
Ora mi chiedo: “la sorte si può scegliere o si può cambiare?”
Frasi fatte parole scontate
E il mio urlo strozzato dal silenzio rimbombante.

http://www.scrivere.info/poeta.php?idautore=22768 

venerdì 30 agosto 2013

e ancora paesaggi



Rumore: logorroico,
parole a fiumi che mi tastano
palpeggiamenti sulla mia carne
ovunque.
Un uccello, forse un picchio, ti risponde e poi,
tace.
Paesaggio: intorno tutto verde
foglie verdi, boschetti verdi,
la tua acqua è quasi verde smeraldo
e corre all’impazzata
non so per dove e come.
Odore: di foglie di erba di terra
bagnata da fresca acqua corrente.
Odori che annuso,
io li respiro dall’aria che li coccola al dolce ondeggiare di una sferzata di venticello.
Io: mi distendo,
qui ritrovo la Poesia che avevo perduto là dove vivo quotidianamente.
Ritornerò: in città,
ma la Poesia scorrerà ora in me
come il fiume che trascina con sé
la Natura di passaggio.
(sulla riva del fiume Lamone – Romagna)

 

giovedì 29 agosto 2013

Forse li dovevo mangiare quei cachi



Quando i miei genitori me li hanno portati erano così indietro … gialli e duri. Così li ho posti su di un piattino in compagnia di due mele per farli maturare più velocemente.

Papà mi ha detto: “Si, brava … così maturano più in fretta, anche l’Antonia l’ha detto, vero Laura?”. Laura è mia mamma. Antonia è la mamma di una mia “vecchia” amica, Stefi, nonché vicina di casa della mia famiglia.

Quei cachi erano stati raccolti dall’orto di Antonia. 6 cachi. Ogni giorno li ho guardati e al sesto giorno mi sono detta: “2 di questi cachi sono da buttare, troppo in là con la maturazione”.
Ho pensato subito alla mia “vecchia” amica Stefi cercando di ricordarmi il suo indirizzo internet: non mi è riaffiorato alla mente e avevo voglia di scriverle.
In quel momento squillò il telefono.

Era mia mamma: “Sara, ti devo dare una brutta notizia, sai è morta Antonia, la mamma di Stefi, un’ora fa … all’improvviso …”. “Ma come?”.

“Era seduta sulla sedia a dondolo a casa sua davanti alla TV. Suo marito è andato in cucina a prendere un bicchiere d’acqua e ha chiamato ANTONIA … E Antonia non rispondeva. Allora lui le si è avvicinato dicendole "PERCHE’ NON MI RISPONDI" … Era MORTA.

PAZZESCO! Come gli umani deperiscano improvvisamente un giorno Come i frutti della NATURA deperiscono improvvisamente un giorno: pazzesco? Non riesci nemmeno a cogliere l’attimo esatto per assaporare il caco al giusto punto di maturazione, figuriamoci rendersi conto che stai vivendo nell’attimo perfetto della vita, tralasciare così i superflui e superficiali inconvenienti del vissuto presente, quelli che io, solitamente, metto in primo piano.
Bisognerebbe vivere profondamente i fatti, momenti più belli che ti stanno accadendo, sprofondare con loro senza guardare dove vai.
Dire “Caspita, che mi importa del resto, ora me ne infischio!”. Ma mi fermo solo al pensiero di ciò, perché poi non và così e dire che dipende solo da me.

Ogni anno aspetto di vedere nei supermercati i cachi. Perché ne sono pazzamente GOLOSA. Compro la confezione da 4. A casa la scarto e ripongo i frutti ancora arancioni su di un piatto per aspettare il colore rosso giusto e mangiarli come si deve. Questi cachi me li mangio il 60% delle volte che li compro. Per il 40% delle mancanti volte mi sfugge il momento giusto per gustarmeli e così, poi, è troppo in là.

BUFFO: un attimo e il caco è appassito. Un istante e il tuo attimo è sfuggito …!?!

I CACHI

mercoledì 28 agosto 2013

Allo specchio



Oggetto di vanità
dimmi tu
“chi sono io?”
Bella, sorridente, un corpo così grazioso:
oggetto di falsità sei tu,
tu che celi al di là dell’immagine la
mia anima, la mia mente,
e ora rispondimi:
“chi sono io?”, tu oggetto crudele
che mi fai piangere
perché io non sento mai la compagnia e l’affetto
di quella donna che mi presenti ogni volta:
tu, oggetto di vanità.